Fantic Motor srl era stata fondata nel 1968 a Barzago (Lecco) e deve la sua fama al celebre Caballero 50 e 125, che tra gli anni ‘70 e ‘80 ha fatto sognare migliaia di giovani appassionati di regolarità ed enduro.
Dopo i tre titoli mondiali di trial negli anni ‘80 inizia per l'azienda lombarda una fase di decadenza, conclusa con la chiusura dello storico stabilimento.
Nel 2003 Federico Fregnan, amministratore delegato del gruppo Elektra, rileva il marchio ed apre un nuovo stabilimento a Dosson (Treviso). Dal 2003 ad oggi sono state prodotte 10mila moto per 3 milioni di ricavi.
Negli ultimi mesi si era parlato di un interessamento dei cinesi ma per fortuna alla fine la storica azienda lecchese è rimasta in mani italiane.
Tra gli imprenditori coinvolti nel progetto Venetwork ricordiamo Alberto Baban, Luca Marzotto della Zignago e Lauro Buoro della Nice.
La parte tecnica sarà curata da due ingegneri con un lungo trascorso in Aprilia: i fratelli Maurizio e Mariano Roman. Il primo è stato a lungo il braccio destro di Ivano Beggio, mentre il secondo ha diretto per la casa di Noale progetti importanti come quelli dell'AF1 50 e 125, la famiglia Scarabeo, gli scooter SR e la RSV 1000 con il progetto Superbike. La nuova Fantic assumerà probabilmente altri tecnici che hanno lavorato insieme ai Roman per la casa veneta.
Il progetto di rilancio prevede di passare in cinque anni dai 3 ai 40 milioni di fatturato.
Oltre al settore off-road, la nuova Fantic punterà anche alla mobilità urbana, entrando nel mercato delle bici elettriche. Per quanto riguarda le moto vintage proseguirà invece l'attività d'importazione delle francesi Mash.
Lo stabilimento di Dosson di Casier, vicino Treviso, verrà ampliato da 2mila a 20mila metri quadri, con conseguente aumento dei dipendenti.
Fantic Motor punta quindi ad affiancare Aprilia e la rinata Matchless nel panorama veneto delle due ruote.
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