venerdì 20 ottobre 2023

Mattia De Marchi ha vinto la Gravel Earth Series 2023

Mattia De Marchi in una gara della Gravel Earth Series 2023
È stata un’impresa eccezionale al termine di una stagione memorabile, la vittoria della prima edizione maschile della Gravel Earth Series, una serie di sette gare formata da: Le Traka (Spagna) – 29-30 aprile; Gravel Race Migration (Kenya) – 20-23 giugno; Nature is Bike (Francia) – 18 giugno; Octopus Gravel (Svizzera) – 1° luglio; The Rift (Islanda) – 22 luglio; Nordic Gravel Series: Bergslagen (Svezia) – 12 agosto; e Earth Final (Spagna) – 16 settembre.

[Comunicato stampa] 20 ottobre 2023 – La serie ha poche e semplici regole: “Etica, spirito di squadra e rispetto per l’ambiente sono i valori più importanti che chiediamo ai partecipanti. I rider possono fermarsi per pranzo, cena, colazione, per riparare la bici o per dormire, purché riprendano il percorso da dove lo hanno lasciato”.

Ed è stato De Marchi a riprendere la sua cavalcata esattamente da dove l’aveva interrotta conquistando il quarto posto nella Earth Final di Barcellona, un piazzamento sufficiente a garantire il titolo al rider supportato da Campagnolo. Si è trattato della terza top 10 di De Marchi nella serie, ma è stata la sua vittoria alla Traka 360 a gettare le basi per il suo trionfo nella Gravel Earth Series.

Un evento brutale che annovera ogni tipo di terreno – strade sterrate, sentieri e asfalto – in un percorso complessivo di 360 km e un dislivello di oltre 4.500 m nell’area di Girona, in Spagna, che lo ha visto conquistare tre vittorie consecutive. De Marchi ha anche battuto il record della corsa, diventando il primo corridore a infrangere la barriera delle 13 ore con un tempo di 12:55:41. L’unico che potrebbe cercare di battere questo tempo da record in futuro è il solo De Marchi, ne siamo sicuri.

“Tutto torna, lo dico sempre”, ha scritto De Marchi dopo la Traka, il tormentone per il quale è diventato famoso. “Ma a volte devi cercare le cose. Grazie a tutti coloro che ho ispirato e che mi sono vicini”.

Dopo essersi aggiudicato la Gravel Earth Series all’inizio di quest’anno, Mattia De Marchi del Collettivo Enough Cycling ha indossato la maglia dell’Italia agli UCI Gravel World Championships che si sono svolti in Veneto. La maglia azzurra ha certamente ispirato il 32enne che ha sfoggiato una performance incredibile.

Il Collettivo Enough Cycling e Campagnolo condividono lo stesso DNA. Libertà, sognare in grande, uscite memorabili: questi sono i fondamenti. Campagnolo sostiene il Collettivo da quando Federico Damiani, Mattia de Marchi e Jacopo Lahbi hanno creato i Gravel Liberators nel 2021.

Da allora, il Collettivo è cresciuto, affrontando alcune delle sfide più impegnative e meravigliose in tutto il mondo, tra cui Unbound, la competizione sulle montagne dell’Atlante in Marocco, e il Tour Divide.

La purezza del ciclismo è la loro passione, testare i limiti sullo scenario selvaggio e meraviglioso di Madre Natura. Questa filosofia ha sicuramente ispirato De Marchi, che lo scorso fine settimana ha indossato con orgoglio i colori italiani agli UCI Gravel World Championships in Veneto, in Italia. La prestazione di De Marchi è stata splendida, arrivata al termine di una stagione già superlativa.

Un affare di famiglia

Nonostante una caduta nei minuti finali, lo sloveno Matej Mohorič ha sfruttato al meglio le condizioni di gara perfette per conquistare il titolo elite maschile davanti al belga Florian Vermeersch e al britannico Connor Swift. Tutti e tre sono supportati tutto l’anno dai loro team WorldTour e Pro.

Con il 12° piazzamento, il risultato dell’indipendente De Marchi è pertanto eccezionale, terzo rider italiano a tagliare il traguardo dopo Simone Velasco al settimo posto e suo cugino, Alessandro, al nono, il quale ha avuto l’onore di indossare la maglia rosa al Giro d’Italia nel 2021.

Mattia, utilizzando con grande efficacia il suo gruppo Ekar Campagnolo a 13 velocità, ha dimostrato una forza e un acume tattico incredibili, lasciando un segno indelebile nella ghiaia del Veneto.

“Ieri, dopo aver tagliato il traguardo, mio cugino @alessandro_demarchi ha indicato un tatuaggio che ho sul polso: TUTTO TORNA”, ha confessato Mattia ai suoi follower su Instagram dopo la gara. “Sì, ieri qualcosa è tornato. Ho dimostrato a tutti quanto valgo. Poi volevo dire grazie a tutti voi che siete venuti a incitarci. Ho corso con la pelle d’oca e sentire così tante volte il mio nome mi ha fatto sentire orgoglioso del mio lavoro in questi anni! Un grazie anche a @enough_cycling, non sarei quello che sono senza di loro!”

E grazie Mattia per aver ispirato tutti noi di Campagnolo e i tanti ciclisti gravel in tutto il mondo.

Alla prossima avventura.

- Campagnolo Press Office's Release

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