Francesco si è reso disponibile per un'intervista che lo ritrae nel suo mondo motociclistico e non solo, con la classe e lo stile che lo contraddistinguono.
Ti aspettiamo sulla linea di partenza, Francesco!
Francesco Catanese, raccontato in prima persona:
Francesco Catanese, nato a Bologna il 27 Giugno 1970.
Ho cominciato ad andare in moto a 16 anni, ho fatto qualche garetta di cross ed enduro. Ero bravo, ma i miei genitori erano troppo impauriti dalle moto e non mi hanno mai appoggiato in questa passione. Poi ho fatto l'università e, come tutti gli universitari, non avevo una lira. Per cui ho iniziato ad andare in moto seriamente quando ho iniziato a guadagnare lavorando. Mi sono comprato un' Africa Twin e ho cominciato a fare gare di cross, enduro e rally con questa moto che considero una delle migliori moto mai costruite. La cosa bella è che andavo pure forte e quindi ho avuto anche una certa visibilità che mi ha permesso di trovare qualche sponsor e entrare nel test team di Motociclismo dovo ancora oggi sono un corrispondente dai campi di gara. In una decina di anni ho corso tantissime gare tra cui 9 Sardegna Rally Race, 2 Rally dei Faraoni, 2 Dakar, 3 Erzberg, 3 rally di Grecia, 2 Transanatolia, poi Baja Aragon, Grappe de Bergerac, e una miriade di gare di campionato italiano motorally dove nel 2010 ho vinto il titolo categoria bicilindrici. In mezzo a tutto questo, parecchie gare di enduro, motocross e cross country. Ho sempre corso tutte queste gare con un bicilindrico, perchè sono alto 2 metri e i monocilindrici sono troppo piccolini per me, non riesco a guidarli! Solo nella Dakar sono costretto a guidare un 450 per motivi di regolamento, e infatti è un disastro, in quella gara non ho fortuna, ma prima o poi la finirò.
Ho sempre adorato le gare di cross country, è il miglior allenamento del mondo, e il fatto di unire il motocross con l'enduro l'ho sempre trovato geniale. In più devi anche amministrare la resistenza per cui sono gare favolose per chi corre nei rally. Non ti nascondo poi che io ho un animo da crossista, e battagliare corpo a corpo con altri piloti mi entusiasma. Non ti dico poi quanto mi piace saltare... darei via tutto quello che ho per saper scrubbare o wippare!
2) Hai intenzione di fare l'intero campionato o solo qualche gara, salvo i tuoi altri impegni sportivi?
Al momento sono infortunato, mi sono rotto un polso all'ultima Dakar e per un po' di tempo dovrò star fermo, ma appena mi riprendo voglio partecipare a tutti gli ICC che posso.
3) Come valuti l'ICC, quali sono le tue aspettative?
Sono gare organizzate alla perfezione, sia a livello logistico che tecnico. Nell'ultima gara che ho fatto ad Arco di Trento mi sono divertito un casino. Ogni volta una gara di ICC mi sorprende, e in quell'occasione ho trovato tratti di estremo tipo rocce o tronchi. Mi sono stancato un bel po', ma non ti dico quanto mi sono divertito. Io credo che questa disciplina dovrebbe essere maggiormente praticata dai big dell'enduro, anche perchè ormai la "regolarità" è morta, uccisa da ambientalisti e compagnia bella, mentre l'enduro si sta sempre più "rimpicciolendo" per dare spazio a prove speciali sempre più estreme e sempre più in zone abitate, annullando quasi completamente i tratti di trasferimento che una volta, con i vari controlli orari tirati, erano un po' l'anima dell'enduro, me erano ovviamente irraggiungibili dal pubblico.
4) Ti farebbe piacere partecipare anche ad una gara del campionato Austriaco o Tedesco?
Sarebbe bellissimo, e prima o poi lo farò, anche perchè mi piacerebbe incontrare uno dei miei idoli assoluti: Simo Kirssi!
(Foto concesse da Francesco Catanese)
www.xcc-racing.com
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